martedì 9 ottobre 2018

ERRORE NEL BODYBUILDING 18: INCAPACITÀ DI IMPARARE DAGLI ERRORI

Gli insuccessi si verificano e sono inevitabili. Indipendentemente da quanto vi sforzate di creare un programma intelligente di allenamento e alimentazione, lungo la strada incontrerete degli
ostacoli. Ciò è perfettamente sensato, visto che il corpo si trova in uno stato di flusso costante, sempre in adattamento, cambiando e invecchiando e per quanto oggi il programma possa essere buono, può non essere più adatto la settimana successiva o il mese successivo.



 Gli errori però non sono un problema, quello che conta è cosa imparate dagli errori e il nuovo
programma di bodybuilding e alimentazione che sviluppate basandovi sia sui successi sia sugli
insuccessi. Imparare dagli errori è un segno di intelligenza ma quello che succede con gran parte
degli atleti è che perseverano nel commettere sempre gli stessi errori, utilizzando lo stesso programma per settimane, mesi e anche anni, senza alcun miglioramento o cambiamento dei muscoli, sperando che un giorno tutto si metta a posto.

 Come per tutto nella vita, anche nel bodybuilding l’insuccesso è l’unica cosa certa, se però imparate dagli errori e dagli insuccessi passati potete ridurre il numero delle delusioni. Con un po’ di umiltà si
arriva a capire che indipendentemente da quanti dati sull’allenamento raccogliete e da quanto ne capite di bodybuilding, il prodotto preciso di come i muscoli risponderanno a un certo allenamento o metodo di allenamento può essere comunque imprevedibile e incerto. Ma proprio questa è la vostra arma segreta: sapere che l’allenamento può fallire, però è possibile raccogliere i pezzi e riassemblare le parti in qualcosa di possibilmente più efficace.

 Solo l’arrogante (e il folle) crede che quello che sta facendo in un certo momento sia il meglio possibile, che non c’è niente da cambiare, che l’insuccesso è completamente indipendente dall’individuo e che la colpa è della genetica o di qualcos’altro.
Il controllo assoluto non è mai possibile e l’insuccesso è sempre in agguato, il concetto però è limitare gli insuccessi futuri imparando dagli insuccessi precedenti.

 Nel bodybuilding, non dovete andare semplicemente in palestra e fare qualsiasi cosa vi viene in mente, anche se a volte fare così può comportare delle sorprese piacevoli. In generale, dovete creare una strategia o una “mappa” da seguire, basandovi su quello che è successo nella vostra carriera nel bodybuilding, per capire in che direzione deve andare l’allenamento a seguito delle esperienze
passate. Una mappa di quello che volete provare a fare non è altro che un’indicazione di quello che dovrebbe succedere fuori e dentro della palestra per sperare di costruire muscoli più grossi
e una condizione migliore.

 È una cosa importante da capire perché sviluppare una mappa accurata non sarebbe altro che una ripetizione di quello che è già successo. Comunque, migliorare e rendere i muscoli più grossi
e migliori non significa ripetere quello che avete già fatto in passato (anche se potete ripetere
o inserire alcune cose considerate utili). Ripetere gli stessi allenamenti di bodybuilding svolti in passato, come il modo in cui avete eseguito un allenamento con certi esercizi e schemi o
combinazioni di ripetizioni, serve a poco eccetto la riproposizione di un solco logoro per il sistema neuromuscolare, l’uso di vecchie abitudini che vi tengono entro i confini e la comodità del corpo e della mente.

 Una buona strategia, o mappa, prende spunto dalle caratteristiche più importanti della risposta muscolare, circa cosa funziona al meglio, eliminando invece le informazioni meno importanti. L’obiettivo è sviluppare una buona mappa di quello che volete fare in base a quello che avete e non avete sperimentato, basandovi su scelte corrette, perché una mappa sbagliata vi porterà fuori
strada e produrrà risultati mediocri o inferiori. Ricordatevi però che un modello personalizzato
di ottimizzazione dell’attività fisica è complesso e alla lunga deve diventare complesso a causa delle interazioni fra i vari elementi dell’attività fisica, dell’alimentazione e della psicologia (e di come questi interagiscono con tutti i fattori di stress ambientali). Perciò, un singolo aspetto di un modello di
bodybuilding e allenamento non è in grado di anticipare cosa potrebbe succedere alla composizione e alla natura degli altri aspetti presenti nel programma di allenamento e alimentazione perché,
fondamentalmente, il risultato dipende da tutti i singoli aspetti presenti nel programma di azione.

La bravura nel sviluppare un programma di azione ottimale è comprendere la imprevedibilità inerente del corpo e le sue risposte agli oneri dell’allenamento, e questo è possibile accumulando informazioni su come si comportano i singoli aspetti di un programma, per es. il rapporto fra varie misure dell’intensità, del volume e della frequenza. Può persistere una qualche incertezza, poiché è impossibile prevedere tutto, a causa della natura e del livello di adattamento del corpo, e come questo reagisce può variare e varierà di momento in momento. L’obiettivo è comprendere queste fluttuazioni
nel modo migliore possibile.



Tutti i libri della collezione Olympian's News a prezzi scontati!
https://www.olympianstore.it/it/editoria


giovedì 4 ottobre 2018

ERRORE NEL BODYBUILDING 17: MANTENERE LE COSE SEMPLICI

Qual è il problema del mantenere le cose semplici? Nessuno, se si punta alla mediocrità. Mantenere l’allenamento per il fitness semplice e con un approccio generico non può funzionare in
tutti i contesti o in molti contesti e questa filosofia deve essere scartata o rimodellata se l’obiettivo è la personalizzazione e l’ottimizzazione.



Sicuramente, fare cose semplici può comunque produrre un buon allenamento ma, come qualsiasi cosa nella vita, la personalizzazione è fondamentale quando si parla di individui e di cosa può funzionare al meglio per una persona o una parte corporea.

 Alle persone piacciono le cose semplici, in particolare se non devono pensare molto. Leggere dell’allenamento è più facile dell’applicare una strategia che impone di riflettere un po’ per costruire quegli ultimi chilogrammi di muscolo extra. È più facile eseguire gli stessi esercizi nello
stesso modo (e incolpare la genetica per la mancanza di risultati) che scoprire perché il fisico
non è cambiato. Allo stesso modo, è più facile aggrapparsi alle convinzioni personali sull’allenamento e la nutrizione che sperimentare e scoprire se era possibile fare meglio qualcosa.

 Considerate anche che il corpo e la mente diventano più complessi più a lungo vi allenate. Questo succede a causa dei tanti elementi dell’allenamento a cui si sono adattati nel corso di anni di allenamento. Perciò, non potete mantenere le cose semplici perché il corpo e la mente non
sono più semplici come lo erano prima.

 Allora perché ci piace mantenere le cose semplici? Le abitudini sono comode. Inoltre, il problema può essere radicato in due termini psicoanalitici coniati da Sigmund Freud: il principio del piacere e il principio della realtà, cioè il desiderio della gratificazione immediata contrapposto alla posticipazione
di quella gratificazione.
In altre parole, il principio del desiderio vi spinge a cercare il piacere e a evitare il dolore o quanto è spiacevole (mentalmente o fisicamente). È più piacevole pensare che la mancanza di risultati sia causata da qualcosa al di fuori del nostro controllo (per es. la genetica) invece che capire che
per costruire quegli ultimi 5 kg di muscolo è necessario applicarsi intensamente.
Anche se sono i bambini i più influenzati da questa dinamica, è una cosa che riguarda tutte le età. Però andando avanti nella vita impariamo che a volte affrontare una cosa difficile, posticipando la gratificazione immediata, offre ricompense più grandi alla fine.

 La domanda successiva è cosa è necessario fare nell’allenamento e nell’alimentazione per facilitare
la costruzione di quei chilogrammi extra di muscoli? La risposta è: quello che NON sapete. Non sapere vi motiva a essere creativi nei metodi e nelle applicazioni dell’allenamento mai provati
prima, perché facendo così vi permette di scoprire se potreste fare qualcosa meglio. Essere creativi
e avventurosi (entro la ragionevolezza, ovviamente) sviluppa il controllo della mente e del corpo. Quando scoprite lo sconosciuto, che diventa conosciuto, dovete sostituirlo con un nuovo conosciuto affinché possiate capire meglio la natura del come il bodybuilding influenza i muscoli.
Se invece non andate alla ricerca di nuovo sconosciuto, perdete la creatività e cadete preda delle nuove abitudini.

 Perciò, cercare ogni anno che passa di ottimizzare il fisico e migliorare l’aspetto o la massa di tutti i muscoli è una scoperta costante che non finisce mai. A un certo punto non sarete più in grado di aggiungere altra massa o di migliorare ulteriormente l’aspetto, a quel punto l’obiettivo sarà rallentare il processo di invecchiamento e conservare quanto possibile limitando l’accumulo di grasso
corporeo.

 A questo punto nella storia del bodybuilding, non è un problema di sapere troppo o di acquisire troppe informazioni, questa disciplina si può considerare ancora alla sua alba. Però alcuni, probabilmente perché non hanno l’intelligenza o la convinzione mentale per esplorare oltre
le zone psicologiche comode, applicano metodi di bodybuilding molto semplici oppure consigliano metodi di allenamento come se fossero la parola definitiva sull’argomento.

  In questo la creatività è castrata e le persone si limitano agli atteggiamenti tipo “meno è di più”, “mantienilo semplice” e “se non è più possibile progredire, anche se ti stai allenamento il più duramente possibile (all’incapacità muscolare), allora questo è il tuo destino… la tua genetica ti limita e non puoi fare più di così”. Sicuramente, tutti abbiamo i nostri limiti ma se l’obiettivo è
sperimentare questi limiti, allora gettare la spugna deve essere accettato solo quando l’età diventa una barriera o quando la mente non riesce più a creare o non ha più l’interesse di creare nuove strategie o di sviluppare e provare nuovi metodi di bodybuilding con cui sperimentare.

 Tenendo presente l’idea del “mantenerlo semplice”, possiamo vedere dove si trovano i limiti in altre discipline. Un giocatore di scacchi cerca di prevedere il futuro e di calcolare le conseguenze di ogni mossa in ogni momento. È perciò presente il tentativo di anticipare le possibili risposte dell’avversario, sebbene sia impossibile calcolare tutte le possibilità. L’ottimizzazione del bodybuilding segue lo stesso principio, perché quello che fate adesso influenzerà quello che
dovrete fare in futuro, anche se la complessità dell’allenamento e dell’alimentazione
per il bodybuilding è ancora più variegata degli scacchi e calcolare tutte le varianti possibili è ancora più difficile.

Per quanto ciò possa sembrare scoraggiante, e in linea con l’atteggiamento degli scacchisti, il concetto non è cercare di fare la mossa migliore possibile, bensì fare una mossa molto ragionevole. Ciò significa evitare di fare cose che non fanno progredire (salvo che l’obiettivo sia il mantenimento) ed evitare di ripetere le cose che in passato non si sono dimostrate efficaci (perciò, è necessario
sforzarsi di apprendere per fare strategie basate su informazioni nuove e in divenire, senza eseguire
ripetutamente lo stesso programma o gli stessi tipi di allenamento troppo
a lungo).

Ciò significa anche che le decisioni non devono essere prese a caso. È necessario ragionare
su tutte le decisioni che prendete e dovete sempre analizzare i risultati sperimentati in palestra. Provando nuovi esercizi, programmi e metodi, sperimenterete sia successi sia fallimenti e questo va benissimo. Ciò che determina il successo o l’insuccesso con gli allenamenti e le strategie future
è l’applicazione delle informazioni raccolte.


Promo OLYMPIANSTORE.IT

Per l'allenamento in palestra offriamo una grande linea di accessori. Questo mese facciamo sconti su cinture, guanti, fasce, straps.

https://www.olympianstore.it/it/accessori?manufacturer=5


SCONTI FINO AL 70%!